CURIOSITÀ GRAFICHE
Sapete cosa sono gli smargini o abbondanze e i segni di taglio?
Soprattutto la seconda definizione sembra uscita da un film giallo, ma non è così, o meglio forse si, dal momento che queste due – possiamo chiamarle caratteristiche – sono tra le più misteriose nel campo del Graphic Design.
Se la scorsa volta con il discorso sui colori abbiamo capito con quale spazio colore presentare un lavoro presso una tipografia per la stampa (CMYK ovviamente), oggi vedremo altri due step per non farci rimandare indietro un lavoro dai professionisti.
Per chi non è del mestiere non è facilissimo da comprendere come concetto ma vi assicuro che anche grafici novelli faticano a farlo entrare nel loro modo di lavorare.
Di che cosa parliamo?
Dunque partiamo dagli smargini o abbondanze.
Il margine è un qualcosa che sta in una zona periferica di una superficie che ha un bordo ben delineato, ovvero? Facciamo un esempio, un foglio A4.
Con smargine quindi intendiamo qualcosa che va oltre il margine, nel nostro caso esce dal foglio.
Ci siamo? Benissimo.
Ogni volta che prepariamo un file grafico destinato alla stampa per esempio un volantino formato A4 (21×29,7) dovremo aver cura che i nostri elementi di sfondo come un fondo colorato o un’immagine che vogliamo vedere filo bordo, deve “strabordare” necessariamente di 3mm, meglio ancora se 5mm, il suo nome preciso è abbondanza! Evviva l’abbondanza! “Volantino de panza, volantino d’abbondanza”.
Attenzione si parla solo appunto dello sfondo, mentre per qualsiasi elemento testuale è buona regola invece tenersi dentro il foglio di almeno 1,5 cm.
Vi premetto che il 95percento delle persone che prepara lavori grafici in casa non conosce questa regola e sbaglia puntualmente il file con il risultato di:
1) File mandato indietro dalla Tipografia. ERROR ERROR ERROR.
2) Ottenimento di un lavoro orribile nel caso in cui la tipografia avesse ignorato il problema.
Il nocciolo della questione sta tutta nel taglio, si avete capite bene. Sono tre etti che faccio lascio?
Considerate che in tipografia non funziona come con la stampante di casa, il formato finito (così si chiama il formato finale del nostro lavoro, nel nostro caso l’A4) viene stampato in un formato più grande e poi tagliato successivamente.
Per capire meglio.
Il mio volantino è A4 ma io dispongo di una macchina che stampa 33×48. Per ottimizzare stampa e carta cosa farò? Metterò due volantini nel foglio, così con ogni stampa avrò due copie. Ottimo. Per ottenere queste due copie cosa dovrò fare una volta stampati? Dovrò tagliarli ovviamente, questo per levare i bordoni di carta bianca in più, corretto? Ok.
Ecco qui arriva il bello, se il mio volantino fosse precisamente A4 ovvero il formato finito cosa accadrebbe se il macchinario che taglia facesse anche una sola “mossa” o se preferite uno spostamento di 1mm?
Uscirebbe l’orribile bordino bianco irregolare, quel famoso bordino che anche chi non è grafico odia, anche perché verrebbe diverso su ogni copia, un orrore! Voi direte, ma scusa compra un tagliacarte più preciso?! Vi assicuro che è fisiologico che un tagliacarte sbalzi di 1mm.
Il problema oltre che dal tagliacarte potrebbe essere causato anche dalla stampa, non è matematico che la macchina stampi ogni copia perfettamente nella stessa posizione ecco dunque durante il taglio riuscire fuori il famoso bordino bianco.
Cosa ci viene in soccorso quindi?
Si lo smargino o l’abbondanza di 5 mm !!!
È lui che ci permette di avere più “stampa” che verrà tagliata e buttata via insieme al bordone di carta e che ci permetterà di vedere gli elementi al vivo. Vivo? Chi è vivo?
Ci lasci un tempo morto capire? Certo.
“Al vivo” è un altro modo per intendere gli elementi di un impaginato che ci piace vedere a smarginare, a bordo carta. Siete vivi? Io no. Oggi pure è tosta.
Come facciamo però a capire il formato finito e a delineare dove devo tagliare se tutto intorno ho questi 5mm di stampa in più che devo mandar via?
TA DA! I segni di taglio.
Sono loro a delinearci il punto preciso in cui devo tagliare per ottenere il formato giusto.
Sono quelle simpatiche lineette nere fine che sicuramente avrete visto almeno una volta nella vita agli angoli di un file stampa.
Oggi più che mai gli allegati che ho preparato per voi qui sotto possono esservi d’aiuto
Capita abbastanza frequentemente che vengano preparati file senza queste accortezze, questo perché? Perché ringraziando il cielo i programmi non professionali o non specifici di grafica (non faccio nomi… Word, Publisher e robaccia varia pronta on-line) non prevedono queste abbondanze e segni di taglio, e il successivo salvataggio corretto in PDF che li mantenga.
Mettetevi l’anima in pace, o vi imparate programmi come Indesign, Illustrator o Xpress o non raggiungerete mai un PDF di stampa certificato sia nei colori che in queste caratteristiche fondamentali.
Vi lascio con una storia, vera (come d’altronde le altre dei post precedenti), secondo me simpatica, ogni volta che ci ripenso mi viene troppo da ridere accaduta qualche anno fa.
– Ciao Marco volevo sapere se sono pronte le cartoline.
– Guardi sono stampate, le devo solo tagliare, tra mezz’ora può benissimo passare in azienda per il ritiro.
Attacco il telefono, mando una mail, rispondo ad altre telefonate, insomma il tempo passa e morale della favola la cliente passa e non avevo ancora tagliato le cartoline.
Al suo arrivo gli dico quindi di aspettare in ufficio che le tagliassi.
Lei mi fa:
– “Fammi vedere come le tagli, posso?”
– Guardi non è possibile entrare in laboratorio, ecco qui il foglio grande con le 8 cartoline stampate mi aspetti qui 5 minuti in ufficio che torno subito con le cartoline finite.
LE FACCIO VEDERE IL FOGLIO 33×48 CON LE 8 CARTOLINE STAMPATE! oO
MA SIAMO MATTI?
GRAVISSIMO ERRORE!
Per farla breve lei aveva memorizzato nella mente le cartoline sulla plancia, quindi complete anche dei 5mm intorno di smargino, parliamo di 1cm per lato in più e quando ha visto che questi 5mm di stampa venivano gettati nel secchio è andata su tutte le furie iniziando a dire:
– “Hai sbagliato il taglio! Hai portato via un sacco di cartolina! Le hai rovinate! Voglio che le ristampi!”.
Con molta calma gli spiegai il discorso degli smargini ma ovviamente non capì.
Allora gli spiegai che il file pdf che aveva visto in bozza il giorno prima era senza smargini (così si fa, le bozze si fanno vedere formato finito ovviamente) e che il risultato finale su carta era precisamente ciò che aveva visto in bozza pdf, ma niente.
Allora gli spiegai che sarebbe venuto il bordino odioso bianco. Niente.
Va bene le ho tagliate così perché sono più fiche. Niente.
Signò eddai no? Niente.
È più facile che un Cammello passi attraverso la cruna di un ago che qualcuno capisca gli smargini e i segni di taglio, ma io mi ostino e lo farò capire al mondo intero.
Me lo sento, voi li avete capiti.
Dai dai dai.
Non esisterà più il giallo dei segni di taglio del volantino giallo che al mercato la signora comprò.
Vabbè diamoci un taglio!
Baci a tutti… con 5mm di abbondanza ma con 1metro di distanza